Fiducia in Sé stessi: come Svilupparla in 4 semplici Passaggi

di Simona Ragusi

Ti è già successo moltissime volte.

Devi fare una nuova esperienza ma sei lì, paralizzato dalla paura di non farcela o dal terrore di non esserne capace.

 

Si tratta di mancanza di Autostima o di mancanza di fiducia in sé stessi?

 

Per molte persone, i termini Autostima e Fiducia sono completamente interscambiabili.

Ma la verità è che sono due aspetti indispensabili ma completamente differenti.

 

In questo articolo, andremo ad esaminare che cos’è la fiducia in sé stessi, su cosa si basa e 4 semplici passi per svilupparla.

Se desideri, in seguito, approfondire anche l’Autostima, potrai leggere questo articolo in cui ne parliamo.

 

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Che cos’è la Fiducia in Sé Stessi e su cosa si basa

 

Fiducia in Sé stessi: più esperienza fai, più ne acquisirai

 

La fiducia in Sé stessi è una sorta di previsione realistica e puntuale delle nostre risorse personali, risorse che ci permettono di affrontare un determinato problema o risolvere una situazione.

 

Racchiude, sostanzialmente, 5 aspetti essenziali:

 

1. Previsione:

Stai tranquillo, c’è ancora speranza anche per te che pensi di non poterla assolutamente sviluppare 🙂

La fiducia in sé stessi, infatti, NON è una qualità innata.

È sempre il risultato di un’introspezione; significa che la persona che ha fiducia in sé, davanti ad una circostanza, fa una previsione di come le cose andranno.

Nel corso dell’articolo, andremo a vedere nello specifico cosa significa.

 

2. Realismo:

La fiducia non è cieca. E per fortuna, oserei dire.

Se così fosse, ci porterebbe a combinare un disastro dietro l’altro!

La vera fiducia in sé stessi è realistica, perché si basa sulle esperienze di vita della persona.

Ti faccio un esempio pratico: amo cucinare e lo faccio da quando sono una ragazzina. Ho preparato centinaia di volte il ragù, o le lasagne.

Se invito a cena e devo cucinare per amici, non ho alcun dubbio sul fatto che verrà una buona cena.

Questo non significa che io sia piena di me.

Significa avere fiducia nelle proprie risorse. E da qui, andiamo al prossimo punto.

 

3. Risorse Interne:

La fiducia non si basa sulla conoscenza di tutti i singoli dettagli.

Infatti, anche una persona che ha grande fiducia in sé sa benissimo che, nell’affrontare una situazione, ci sono moltissimi fattori che non dipendono da lei che vanno ad interferire con il raggiungimento di un determinato risultato.

Per esempio, io potrei essere il più bravo cuoco della storia e avere il miglior ristorante nella zona, ma se scoppiasse una pandemia e dovessimo stare tutti chiusi in casa non dipenderebbe da me il fatto di non avere persone nel mio locale.

La fiducia in sé, quindi, non si basa sugli avvenimenti esterni.

Piuttosto, si basa sulle proprie risorse interne.

Quindi, se si ha fiducia, si ha la certezza di avere sufficienti risorse per poter gestire al meglio la situazione.

Per esempio, un uccellino appoggiato su un ramo non si sconvolge se il ramo si spezza, perché la sua fiducia non è nel ramo, ma nelle sue ali.

 

4. Manifestazione in un’Area Specifica:

La fiducia in sé stessi, basandosi sulle esperienze di vita, non è generalizzata.

Se una persona ha fiducia in sé come corridore (perché è un esperto del campo e ha già corso diverse maratone) non è detto che sia così pieno di fiducia anche nell’arrampicata, se non l’ha mai praticata.

Quindi può essere normalissimo avere grande fiducia in sé in determinate aree e non averne per nulla in altre, semplicemente perché la fiducia nasce dall’esperienza.

 

5. Nozione Temporanea:

La fiducia in sé stessi non è definitiva.

Basandosi sull’esperienza di vita, è legata proprio a quelle esperienze.

Per tornare all’esempio del maratoneta, che ha immensa fiducia in sé stesso come corridore, se smettesse di correre per 10 anni, non avrebbe più fiducia di poter terminare una maratona come prima.

La cosa positiva, è che quando la fiducia è già stata sviluppata, è molto più semplice ripristinarla non appena si ricomincia con l’attività in questione.

 

 

Probabilmente ti sorge una domanda, lecita direi io:

 

“Ma se la fiducia in sé stessi è basata sull’esperienza, come faccio ad averla se quella determinata attività io non l’ho mai fatta??!”

 

Ecco come fare!

 

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Il Circolo Virtuoso della Fiducia

 

Fiducia in Sé stessi

 

Abbiamo capito che la fiducia si basa su ciò che noi sappiamo, per esperienza empirica di poter fare, perché abbiamo le risorse sufficienti per farlo.

E se non l’abbiamo mai fatto?

 

Allora dobbiamo sviluppare il “Circolo Virtuoso della Fiducia”, di cosa si tratta?

 

Primo passaggio: BUTTATI

Sì, hai letto bene.

Il primo passo è sfidare la paura.

Non sarà facile all’inizio, ma poi ti assicuro che sarà molto divertente.

Come fare a trovare il coraggio di farlo?

Pensa ai benefici che otterrai dopo, lanciandoti anche quando non è semplice.

Pensa per esempio a quando hai preso la patente: non sapevi guidare. O forse, come me, avevi fatto sì qualche guida con qualche amico spericolato, ma metterti sulla strada con un istruttore era TUTTA UN’ALTRA COSA.

Cosa hai fatto?

Hai pensato: “Beh, no! Non l’ho mai fatto, non so farlo… Quindi meglio lasciar perdere!”

Non credo proprio!

Perché questo?

Perché i benefici del prendere la patente erano innumerevolmente maggiori rispetto alla paura di non aver mai fatto quell’esperienza e di conseguenza della mancanza di fiducia in te stesso per farla.

Sulla base del fatto che ti sei buttato, passiamo al secondo passaggio del “Circolo Virtuoso della Fiducia”.

 

Secondo Passaggio: FAI ESPERIENZA

 

Esattamente.

Il passaggio più difficile, che era buttarsi, lo hai già fatto.

Ora viene quello un po’ più semplice, ovvero fare quanta più esperienza possibile.

Quando facciamo la patente, ci suggeriscono di fare quante più guide riusciamo prima dell’esame.

Perché questo?

Non solo perché guadagnano grazie ai costi esasperati delle ore di guida con l’istruttore, ma anche perché è normale che più esperienza facciamo, più saremo capaci e più probabilità ci saranno di affinare le nostre doti.

Esattamente come per l’esempio che ti ho fatto prima in merito alla cucina: più volte fai un piatto, più basi la tua fiducia sulla tua esperienza.

Pensa ad un’occasione in cui hai dovuto cucinare una nuova ricetta: la prima volta hai seguito alla lettera tutti i passaggi, li hai ricontrollati più volte, hai guardato bene le dosi e hai pesato persino i grammi corretti sulla bilancia per non sbagliare.

Quando hai preparato quella stessa ricetta 40 volte, stai ancora a controllare e ricontrollare la ricetta come la prima volta?

Beh, se la risposta fosse sì, credo che dovresti rivolgerti ad un bravissimo terapeuta 🙂

A parte gli scherzi, immagino che la risposta scontata sia no, perché su base della tua esperienza hai fiducia di poter portare a termine la ricetta e che venga anche bene grazie alle tue risorse.

E qui, veniamo al terzo passaggio.

 

Terzo Passaggio: PIÙ ESPERIENZA, PIÙ FIDUCIA

Ecco il passaggio che ci interessa maggiormente.

Grazie alla mia grande esperienza, avrò una grande fiducia.

Perché saprò di averlo già fatto, di essere stato in grado e quindi di poter riuscire senza problemi.

Maggiore sarà l’esperienza, maggiore sarà la fiducia.

È normalissimo che sia così.

Questo si applica a qualsiasi area della vita: lavoro, suonare uno strumento, guidare, cucinare, fare sesso…

Maggiore sarà l’esperienza, più saranno grandi la fiducia e la sicurezza con cui lo facciamo.

 

E il quarto passaggio? Cos’è?!

 

Quarto Passaggio: PIÙ FIDUCIA, PIÙ VOGLIA DI BUTTARSI IN NUOVE ESPERIENZE

Capisci perché si chiama “Circolo Virtuoso della Fiducia”?

Perché una cosa va a tirare l’altra, migliorando grandemente la nostra fiducia in noi stessi.

 

È davvero così, più riusciremo nelle varie attività più il nostro subconscio sarà consapevole delle nostre doti, delle nostre qualità, delle nostre competenze e soprattutto del nostro POTENZIALE.

Il potenziale è ciò che non è ancora espresso, ma è già dentro di te, pronto ad essere rivelato.

 

Quindi, fai il primo passo e buttati, il resto verrà da sé.

 

Ora, forse, ti starà sorgendo un’altra domanda:

E se dovessi fallire, la mia fiducia non ne uscirebbe ancora più indebolita?

 

 

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Sviluppare Fiducia in Sé Stessi se si ha Fallito

 

 

E se hai fallito?

Beh, è ovvio che quando non riusciamo in qualcosa che ci siamo proposti di fare non ne siamo felici.

Ma come agire per rimediare?

 

Pensa a quando eravamo dei bimbi di meno di un anno.

Probabilmente i nostri genitori ci hanno raccontato moltissime volte quando muovevamo i primi passi.

Con le nostre manine, ci aggrappavamo a tutte le superfici che trovavamo sulla nostra strada, e con le gambette ancora instabili, ci sollevavamo da terra.

Poi, con tanto coraggio, ci sganciavamo dal nostro appoggio e tentavamo di allontanarci solo sui nostri piedi.

Quante volte saremo caduti sul nostro pannolino che fortunatamente ci ha salvato dal dolore? 🙂

Probabilmente, anche ricordando, non potremmo contarle.

Chi di noi, ha pensato “Beh, sai che c’è? Sono caduto troppe volte! Sta volta non mi alzo più! D’ora in poi, gattono e basta!”

 

La cosa fa ridere e sai perché?

Perché sarebbe totalmente assurdo pensare di non provarci più sulla base di qualche fallimento passato!

Se non lo facevamo quando eravamo piccoli, perché mai dovremmo farlo ora?

 

Quindi, ti prego, non ti venga neanche in mente l’idea di lasciare perdere i tuoi obiettivi solo perché forse hai fallito una o due volte nel cercare di raggiungerli.

 

Torniamo all’esempio della patente.

 

Quando accendevi l’auto per la prima volta, e dovevi calibrare bene la frizione e l’acceleratore, quante volte hai sbagliato e la macchina ti si è spenta, strattonando te e il tuo istruttore?

Immagino che sia successo molto più di una o due volte, sbaglio?

 

A me sì, e ancora immagino il mio sguardo pieno di angoscia mentre chiedevo all’istruttore “Ho lasciato troppo presto la frizione, vero?”

 

Bene, se è successo anche a te (lo so che ti è successo) hai forse detto:

“Ok, basta! Non la prendo questa c***o di patente! Faccio solo spegnere la macchina!” ???

 

Non ci hai nemmeno lontanamente pensato, non è vero?

 

Allora, se hai fallito qualche volta, non importa.

Hai tratto delle lezioni, hai capito come non si fa. 🙂

Ora concentrati solo sul capire come si fa.

Così facendo, sarai vittima del tuo stesso fantastico “Circolo Virtuoso della Fiducia”!

 

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