5 Motivi per cui Continui a Fallire

I veri motivi che non ti permettono di avere successo.

di Simona Ragusi

Vuoi davvero sapere i motivi per cui continui a fallire?

O ormai ne hai talmente paura che preferisci non tentare nemmeno?

Immagina un sogno, un’aspirazione che hai covato nel tuo cuore ma che non hai mai osato realizzare.

Forse è rimasto nascosto in un cassetto, forse il timore ti ha bloccato, o magari ci hai provato, cadendo a faccia in giù.

Ripercorri nella tua mente quella magistrale caduta.

Chissà, forse stai ancora rimbalzando sul fondo.

Non c’è bisogno di giri di parole: tutti noi combiniamo pasticci di dimensioni epiche.

Questo è un dettaglio che non sfugge a nessuno. Certo, ci sono degli esperti nell’evitare di combinare pasticci, ma anche questo non è una novità. E poi ci sono quelli che, come un bambino che lascia un percorso di biscotti sbriciolati, sembrano avere un talento naturale nel collezionare fallimenti: un insuccesso così costante da rasentare la forma d’arte.

Ora, la domanda sorge spontanea: qual è la causa più grande di fallimento?

Ci sono quelli che rimangono impigliati nelle relazioni, quelli che affogano nei debiti, quelli che sono in guerra con l’ansia. Ma i problemi più radicati non sono legati specificamente a relazioni, soldi, fiducia o a qualsiasi altra cosa.

Chiedere a qualcuno di uscire, avviare un’impresa, affrontare qualcosa nonostante la paura? Sono cose alla portata di tutti.

Ma confrontarsi con la paura dell’abbandono, con le cattive abitudini finanziarie, o con le convinzioni distorte su ciò che gli altri pensano di te? Questo è un po’ più impegnativo.

Molto probabilmente, un problema importante in un’area della tua vita finirà per intaccare anche altre aree.

Il fallimento non fa sconti a nessuno.

Le abitudini e i pensieri che ti mettono i bastoni tra le ruote in un’area della tua vita non mancheranno di farti inciampare in altre aree.

Forse quella stessa paura che ti impedisce di chiedere a qualcuno di uscire è quella che ti blocca quando devi prendere decisioni importanti, come trasferirti in una nuova città o accettare un nuovo lavoro. E chissà, forse è la stessa paura che ti rende remissivo di fronte ai colleghi prepotenti o ti spinge ad avere relazioni passive-aggressive con i membri della tua famiglia.

Davanti alle grandi opportunità della vita, molti di noi si bloccano. E poi attuano una serie di strategie per evitare il dolore e la pressione che si accompagna al perseguimento dei nostri sogni.

Preparati, perchè adesso ti svelerò i 7 motivi più comuni per i quali falliamo.

Scommetto che ti ci ritroverai, e che proverai un senso di fastidio. La stessa sensazione che ho provato io nel realizzare che effettivamente queste variabili mi hanno influenzato negativamente nel corso del mio percorso personale.

Leggi e…disperati, oppure raccogli la sfida e non farti trattenere sul fondo..

Sei Tu che scegli.

Ricordalo sempre.

L’ARTE DI IGNORARE I CONSIGLI PER SODDISFARE L’EGO

fallire perchè non si ascoltano i consigli

“Nessuno è troppo intelligente da non poter imparare dai consigli altrui.” – Jim Rohn

Ecco un marchio di fabbrica per diventare un maestro dell’autosabotaggio: preferire l’illusione di avere sempre ragione piuttosto che intraprendere il difficile cammino verso il miglioramento.

Pensa a quel bambino che si tappa le orecchie e urla quando gli si dice di non toccare il forno caldo. In effetti, a un certo livello, tutti noi siamo quel bambino.

Amiamo le nostre convinzioni, le coccoliamo, le nutriamo, anche quando bruciano al tocco. Perché? Perché ci piace l’idea di avere ragione.

Per crescere, per cambiare, per avere successo, c’è un percorso ben definito: agisci, ricevi un feedback, apprendi, e poi… agisci ancora, in modo diverso, migliore.

Semplice, no? Eppure, quanti di noi lo seguono davvero?

Un uomo sta affogando in mare. Passa una barca e chiede all’uomo: “Ti serve aiuto?” e lui: “No, no, Dio mi salverà”. Passa un’altra barca e chiede all’uomo: “Ti serve aiuto?” e lui: “No, no, Dio mi salverà”. Poi l’uomo annega e va in Paradiso. L’uomo chiede quindi a Dio: “Ma perché non mi hai salvato?” e Dio: “Ma se ti ho mandato due barche a salvarti, stupido!”

Quando ci attacchiamo alle nostre convinzioni siamo come quel naufrago attaccato a un pezzo di legno in mezzo all’oceano che rifiuta l’aiuto delle barche che lo incrociano confidando nell’aiuto divino.

Stiamo rompendo quel prezioso ciclo.

Stiamo rifiutando il feedback, il cambiamento, la crescita.

Diventiamo intrappolati in un cerchio vizioso di giustificazioni, cercando di convincere noi stessi e gli altri che, nonostante le evidenze, le nostre convinzioni sono corrette.

Sai chi cade più spesso in questa trappola? Le persone intelligenti e insicure. E’ una combinazione esplosiva.

Più una persona è intelligente, più è capace di creare labirinti di scuse per giustificare le proprie convinzioni.

E più è insicura, più userà la propria intelligenza come uno scudo per proteggere il proprio fragile ego.

Il risultato? Un perpetuo loop di negazione e stasi. Il cambiamento non ha speranza di farsi strada attraverso questo muro di negazione.

Ricorda, l’essenza della saggezza non è avere sempre ragione, ma essere disposti a mettere in discussione ciò che sappiamo, accettando la possibilità di essere in errore.

In fondo, come disse una volta il grande Aristotele:

“L’unica cosa che so è che non so nulla”.

FALLISCI PERCHÉ RIFIUTI DI PRENDERE LE REDINI DELLA TUA VITA

un uomo che sa di fallire

“Prendere le redini non significa essere senza paura. Significa avere il coraggio di affrontare le tue paure e avanzare nonostante esse.” – Nelson Mandela

Questo è un classico, ed è anche tristemente molto popolare ..

Abbiamo tutti una scusa per tutto…

O sei davvero diverso?

Pensa alle volte in cui ti è successo qualcosa che non andava e la prima cosa che hai fatto è stata cercare un capro espiatorio.

“Se il mio capo non fosse stato così severo…”,

“Se il traffico non fosse stato così pesante…”,

“Se il mio gatto non mi avesse svegliato alle 3 del mattino…”. Sembra familiare?

Sai qual è il problema con questa mentalità? È una trappola, una sorta di “zona di comfort” tossica.

Quando non prendi la responsabilità di ciò che accade nella tua vita, stai essenzialmente rinunciando al tuo potere.

Stai dicendo al mondo: “Sì, puoi calpestarmi. Non mi importa. Non farò nulla per cambiare la situazione”.

Ma aspetta un minuto… Non sei forse il protagonista della tua vita?

Non sei forse tu a tenere il timone della tua nave?

È vero, la vita può essere dura. Può sembrare che l’universo si stia accanendo contro di te, rovesciando sul tuo percorso ogni sorta di ostacolo. Ma,

Il problema non è il problema. Il problema è il tuo atteggiamento verso il problema.

Allora, cosa stai aspettando? Riprendi il controllo della tua vita.

Non permettere a nessuno, nemmeno a te stesso, di rubarti il potere di cambiare le cose.

Ricorda, la responsabilità non è un fardello, ma un’opportunità. L’opportunità di trasformare la tua vita in ciò che hai sempre sognato. Perché, alla fine della giornata, sei l’unico autore del tuo destino.

Quindi, la prossima volta che ti trovi a dare la colpa a qualcun altro per i tuoi fallimenti, chiediti: “Chi è realmente al comando qui?”. E se la risposta non ti piace, fai qualcosa al riguardo.

Prima che sia troppo tardi.

FALLISCI PERCHÉ HAI PAURA DI FALLIRE

un uomo che ha paura di fallire

“La nostra più grande paura non dovrebbe essere quella del fallimento ma quella di riuscire in cose che non contano.” – Francis Chan

Hai mai sentito quella sensazione di timore all’idea di inizare un nuovo progetto? Magari un progetto che inizialmente ti entusiasmava da morire?

Come se ti stessi per gettare in un abisso, non sapendo se alla fine avrai le ali per volare o se ti schianterai al suolo.

Questa è la paura del coinvolgimento emotivo, e… può sembrare davvero insormontabile.

È come se ci fosse un allarme nel tuo cervello che ti sussurra: “Ehi, piano. Meglio non rischiare”.

Quindi, come una candela senza fiamma, la tua energia si spegne, il tuo interesse si dissolve e le tue idee rimangono solo dei fantasmi che aleggiano nella stanza dei sogni non realizzati.

L’indifferenza non è solo un umore passeggero, è un muro invisibile che costruiamo attorno a noi per proteggerci dal dolore del fallimento. Un muro che blocca la nostra motivazione e ci impedisce di raggiungere i nostri obiettivi.

Molti di noi, forse senza nemmeno rendersene conto, si rifugiano nell’indifferenza per evitare di dover affrontare l’eventualità di un fallimento.

Perché il fallimento può farci sentire inadeguati, indegni, persino indesiderati.

Ma non serve essere un esperto di psicologia per capire che questa indifferenza è spesso solo la punta dell’iceberg di un problema emotivo più profondo. Quindi, quando senti l’indifferenza che ti avvolge come un mantello di nebbia, fermati.

Prenditi un momento. Chiediti:

“Cosa mi sta bloccando davvero?”.

E poi, affronta quella paura. Facci i conti.

Perché è solo allora che potrai liberarti dalle catene dell’indifferenza e sperimentare il vero piacere di lanciarti a capofitto in ciò che ami.

NON SEI ABBASTANZA PERSISTENTE

fallire per mancanza di persistenza

“L’unica cosa che sta tra te e il tuo obiettivo è la storia che ti sei inventato su perché non puoi raggiungerlo.” – Jordan Belfort

Ricordate la storia di Joanne Rowling? No? Beh, allora lasciatemi rinfrescare la vostra memoria. Prima di diventare la famosissima J.K. Rowling, autrice della celebre saga di Harry Potter, Joanne era solo una donna con un sogno, una macchina da scrivere e una montagna di rifiuti editoriali.

Sì, avete capito bene.

Prima che il mondo dei maghi e delle streghe di Hogwarts incantasse milioni di lettori in tutto il globo, 12 editori avevano rifiutato il manoscritto di “Harry Potter e la Pietra Filosofale”. Ma Rowling non si è arresa.

Non si è arresa all’idea di fallire.

Ha perseverato. Ha continuato a battere i marciapiedi, a inviare il suo manoscritto, a credere nel suo sogno. E alla fine, come sappiamo, ha avuto successo.

La storia di Rowling è una delle tante che ci ricorda quanto sia cruciale la persistenza per il successo. Troppo spesso abbandoniamo le nostre passioni prematuramente, lasciando in sospeso i nostri sogni come vecchi vestiti in un armadio dimenticato. Ma chi ha avuto successo sa che dietro ogni grande traguardo c’è una storia di lotta e di perseveranza.

Il vecchio cliché è ancora valido: nulla che valga davvero la pena arriva facilmente.

PECCHI DI SUPERBIA

un guru che non sa fallire

“I guru falsi cercano di brillare come il sole, mentre i veri maestri sono come la luna, riflettono la luce della saggezza nel buio.”

Vi è mai capitato di incontrare una di quelle persone che, dopo aver raggiunto un piccolo successo, si ergono a guru dell’argomento, dispensando consigli a destra e a manca come fossero confetti?

Il loro problema è la mancanza di umiltà, il non riconoscere ciò che ancora non sanno.

Ecco un esempio che forse vi suonerà familiare.

Nell’affascinante mondo del “lavoro online”, ho notato un particolare fenomeno.

Ci sono individui che, non appena lanciano il loro primo prodotto o raccolgono i primi 500 euro, si gonfiano come galli, pavoneggiandosi dei loro “grandi” successi e attirando a sé tutta l’attenzione possibile.

Questi pseudo-imprenditori, con la loro retorica infiammata, riescono al massimo a ottenere un successo di medio livello.

A volte, nonostante le apparenze, non hanno nemmeno ancora raggiunto un vero successo imprenditoriale: potrebbero ancora lavorare in un’azienda o, peggio ancora, vivere con i genitori.

Nonostante ciò, sono sempre pronti a dispensare “consigli preziosi” a chiunque sia disposto ad ascoltarli.

Dall’altro lato, invece, ho incrociato nel mondo del Web veri e propri FENOMENI, persone che hanno scalato con fatica e dedizione le vette dei loro settori.

Stranamente, sono queste persone a sottolineare ciò che non sanno, a minimizzare i loro successi (o spesso a non menzionarli affatto), a evidenziare i loro punti deboli e il loro costante bisogno di apprendere.

Un tale contrasto non può essere un semplice caso.

È un monito su quanto l’umiltà sia cruciale per il vero successo.

Ricordate: l’umiltà non è un’opzione, è un prerequisito.

 

SMETTILA DI FALLIRE

 

Nella vita, come nella scalata a una montagna, troverai sempre degli ostacoli.

Cadranno massi, il terreno sarà insidioso, a volte la cima sembrerà troppo lontana.

Ma se guardi indietro, ti accorgerai di quante vette hai già superato.

Ogni fallimento è un’opportunità per crescere, per apprendere qualcosa di nuovo, per rafforzare il tuo spirito di resistenza.

E’ ora per te di smetterla di fallire!

Ti abbiamo illustrato i 5 motivi più comuni per i quali potresti fallire, ora spetta a te prendere in mano la tua vita e fare la differenza. Fallire non è una condanna, ma una parte del viaggio. Non permettere a nessun ostacolo di fermarti, affronta le tue paure, sconfiggi i tuoi demoni, non smettere di credere in te stesso.

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Perché la tua storia è ancora tutta da scrivere, e noi vogliamo essere lì a supportarti in ogni passo di questo entusiasmante viaggio.

Non permettere al fallimento di definirti, definisci te stesso attraverso il tuo coraggio, la tua determinazione e la tua volontà di rialzarti ogni volta che cadi. Perché l’unica vera sconfitta è quella di chi smette di lottare.

E se ti trovi in un periodo in cui la motivazione scarseggia, leggi QUESTI ARTICOLI e ritrovala in 5 minuti.

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Ricorda, il futuro è nelle tue mani, prendilo.

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